Esercito la libera professione di psicologa e psicoterapeuta con numero di iscrizione 03/9399 all’Albo dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Nella mia attività professionale mi occupo di cercare insieme alle persone modalità più soddisfacenti di vivere le proprie situazioni di disagio o i propri problemi e dunque poterle cambiare per non definirle più tali.
Per farlo utilizzo il dialogo, al fine di conoscere le personali modalità di dare significato alla propria esperienza. Affinché il mio lavoro non sia fatto solo di parole, spesso tra un colloquio e l’altro chiedo alle persone di esercitarsi a fare nuove esperienze. Queste sono costruite a partire dagli obiettivi di lavoro che si stabiliscono insieme, dopo avere definito il problema.
Questa modalità di lavoro fondata sull’agire e sul fare nuove esperienze guidate dallo psicoterapeuta permette di ottenere buoni risultati in tempi brevi, di lavorare con tutte le fasce d’età e per le problematiche più diverse. Le teorie e le pratiche che utilizzo si rifanno all’interazionismo simbolico.
Fin dalle mie prime esperienze lavorative ho cercato il contatto diretto con le persone, dapprima in un ambito apparentemente lontano come il commercio, poi cercando sempre più la mia personale modalità per esprimere al meglio gli studi che proseguivano nel frattempo.
Come molti altri colleghi psicologi, anche io dopo la laurea ho lavorato nei servizi sociali a contatto con minori e persone con problematiche di abuso di sostanze, occupandomi di ricerca e di elaborazione di nuovi modelli di intervento. Durante questi anni ho maturato l’idea che anche le etichette diagnostiche, che spesso ricadono sulle persone afferenti a questi servizi, possono essere trasformate in progetti individuali di crescita e cambiamento.
La curiosità di esplorare altri ambiti lavorativi dove applicare l’interazionismo simbolico mi ha portato ad occuparmi di formazione agli adulti nell’ambito della promozione della salute e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Proprio in questi settori appare più evidente come i comportamenti delle persone siano guidati dal modo in cui danno significato al proprio concetto di “salute” e al proprio ruolo lavorativo.
Nel tempo ho lavorato come formatore e supervisore con diverse Cooperative Sociali del territorio Monzese e di Milano e ho realizzato progetti di promozione della salute con amministrazioni comunali e nelle scuole della provincia comasca e milanese. Negli ultimi anni mi occupo di Consulenza Tecnica di Parte (CTP).
Attualmente collaboro con colleghi psicologi e altre figure professionali afferenti ad altre discipline per offrire consulenza alle organizzazioni delle varie tipologie no profit e profit e per diverse associazioni di datori di lavoro.
Nella mia attività professionale mi occupo di cercare insieme alle persone modalità più soddisfacenti di vivere le proprie situazioni di disagio o i propri problemi e dunque poterle cambiare per non definirle più tali.
Per farlo utilizzo il dialogo, al fine di conoscere le personali modalità di dare significato alla propria esperienza. Affinché il mio lavoro non sia fatto solo di parole, spesso tra un colloquio e l’altro chiedo alle persone di esercitarsi a fare nuove esperienze. Queste sono costruite a partire dagli obiettivi di lavoro che si stabiliscono insieme, dopo avere definito il problema.
Questa modalità di lavoro fondata sull’agire e sul fare nuove esperienze guidate dallo psicoterapeuta permette di ottenere buoni risultati in tempi brevi, di lavorare con tutte le fasce d’età e per le problematiche più diverse. Le teorie e le pratiche che utilizzo si rifanno all’interazionismo simbolico.
Fin dalle mie prime esperienze lavorative ho cercato il contatto diretto con le persone, dapprima in un ambito apparentemente lontano come il commercio, poi cercando sempre più la mia personale modalità per esprimere al meglio gli studi che proseguivano nel frattempo.
Come molti altri colleghi psicologi, anche io dopo la laurea ho lavorato nei servizi sociali a contatto con minori e persone con problematiche di abuso di sostanze, occupandomi di ricerca e di elaborazione di nuovi modelli di intervento. Durante questi anni ho maturato l’idea che anche le etichette diagnostiche, che spesso ricadono sulle persone afferenti a questi servizi, possono essere trasformate in progetti individuali di crescita e cambiamento.
La curiosità di esplorare altri ambiti lavorativi dove applicare l’interazionismo simbolico mi ha portato ad occuparmi di formazione agli adulti nell’ambito della promozione della salute e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Proprio in questi settori appare più evidente come i comportamenti delle persone siano guidati dal modo in cui danno significato al proprio concetto di “salute” e al proprio ruolo lavorativo.
Nel tempo ho lavorato come formatore e supervisore con diverse Cooperative Sociali del territorio Monzese e di Milano e ho realizzato progetti di promozione della salute con amministrazioni comunali e nelle scuole della provincia comasca e milanese. Negli ultimi anni mi occupo di Consulenza Tecnica di Parte (CTP).
Attualmente collaboro con colleghi psicologi e altre figure professionali afferenti ad altre discipline per offrire consulenza alle organizzazioni delle varie tipologie no profit e profit e per diverse associazioni di datori di lavoro.